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lunedì 16 agosto 2010

Psicologia dello sviluppo: contributi piagetiani

Dal pensiero intuitivo a quello operatorio
Per Piaget lo sviluppo cognitivo è caratterizzato dalla utilizzazione di diverse forme di attività: senso-motoria, rappresentativa (a livello fortemente egocentrico) e infine quella operatoria. Questa può essere suddivisa in concreta e formale. Il periodo che va dai 18 mesi ai 3-4 anni è chiamato pre-operatorio. Purtroppo Piaget si è limitato a descriverlo in negativo, cioè in base a quanto manca rispetto al periodo operatorio.

Dal pensiero operatorio concreto al pensiero formale
Durante il periodo della scuola dell’infanzia il bambino è in fase di pensiero intuitivo. Riesce a raccontare lunghe storie e descrivere minuziosamente cosa ha visto. Parla al condizionale, non sempre in modo corretto a dir la verità. Per Piaget il limite di questa età è il non poter eseguire operazioni o azioni reversibili. Cosa intende Piaget con operazioni e azioni reversibili? La reversibilità è una proprietà del pensiero che permette di ripercorrere le fasi del processo cognitivo a ritroso. Un pensiero irreversibile è lento e contraddittorio, il bambino non riesce a mantenere gli argomenti di premessa inalterati nel susseguirsi dei passaggi mentali. Ogni azione mentale che ha la proprietà della reversibilità è chiamata da Piaget "operazione".
Esperimenti che dimostrano l’irreversibilità del pensiero infantile pre-operatorio si possono riscontrare nella conservazione, nelle nozioni spazio-temporali, nella classificazione e seriazione e nella numerazione.
Conservazione: presentando un bicchiere contenente liquido e versandolo in un bicchiere con una forma diversa. il fanciullo fino a 5-6 anni ritiene che il volume del liquido cambi.
Nozioni spazio-temporali: fino a 5-6 anni, presentando due linee della stessa lunghezza in parallelo, prima con le estremità allineate e poi disallineate, il fanciullo nega nel secondo caso l’uguaglianza in lunghezza. Mostrando due fotogrammi di automobili di cui A più avanti di B di x metri nel primo e di x/2 metri nel secondo, il bambino dirà che A è più veloce perché è arrivata prima.
Classificazione e seriazione: decidere di assegnare un elemento ad una classe e compiere confronti simultanei richiede un pensiero operatorio reversibile.
Numerazione: Ponendo di fronte il bambino a una scena in cui ci sono 10 bottiglie e 10 bicchieri allineati e una seconda scena con la stessa quantità di bicchieri però non allineati e disposti a caso, il bambino fino a 5-6 anni negherà l’uguaglianza numerica lasciandosi vincere da dati percettivi.
Verso l’inizio della scuola media inferiore il bambino ha sviluppato il pensiero formale, detto anche ipotetico deduttivo. Si tratta in breve della capacità di condurre ragionamenti reversibili logicamente corretti senza la necessità di partire da un dato di esperienza e di verificare la correttezza attraverso un dato empirico.

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