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lunedì 22 dicembre 2014

Psicologia politica: il cittadini

Il cittadino vigile è attirato dalle storie drammatiche (frenzies) e lo muove di più un racconto di un impiegato che, licenziato, è costretto a chiedere l’elemosina, che una statistica sui dati dell’occupazione. In seguito un tema protratto a lungo diventa un tema di discussione negli ambienti privati. Per Zaller [2003] i media dovrebbero essere come un antifurto (burglar alarm) che suona quando si presentano problemi che hanno bisogno di una soluzione immediata. Per la teoria i mass media possono godere di accountability date le premesse perché data la loro natura funzionino egregiamente da antifurto mostrando le scelte devianti – per la morale corrente, verso il partito, ecc. – dei protagonisti della politica.
Negli ultimi anni l’informazione politica ha subito una crescita esponenziale nella diffusione. Nel ventennio 1960-1980 gli spazi mediatici per la politica erano relegati ai TG e a programmi ad hoc. L’agenda setting avveniva perciò solo su queste trasmissioni. Dagli anni 90 sono proliferati gli spazi mediatici per venire incontro a cittadini disaffezionati e i dati dei broadcaster hanno permesso di targetizzare il tipo di audience. Il tipo di logica retrostante è quello della retorica: ogni audience ha un messaggio che risulta più persuasivo.
La conseguenza è che è cambiato il concetto di cittadino informato di una diffusione di messaggi politici strutturalmente frammentati per raggiungere segmenti di popolazione considerata eterogenea. Il conformismo è diminuito rispetto a molti temi e la balcanizzazione dell’informazione è correlata ad una balcanizzazione di gruppi di cittadini chiusi che condividono stili di vita simili.
La spirale del silenzio proposta da Elisabeth Noelle-Neumann nel 1984 oggi pare non essere una tesi ancora valida. La distanza dall’allineamento ideologico dominante non è più taciuta in generale, ma si tace l’opinione non condivisa dal gruppo per evitare l’emarginazione. L’importanza della comunicazione interpersonale nel plasmare opinioni è in linea con la tesi proposta da Lazarsfeld [1955] della two-step flow of communication. Date queste premesse la situazione dell’opinione politica è la frammentazione e il pluralismo e l’ambiente politico è caratterizzato da un notevole disaccordo. Il cittadino perciò è esposto ad una pluralità di opinioni. Il disaccordo politico interno è comunque da considerarsi un fattore di protezione delle democrazie.

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