Autori: Cadinu, Maas (2005)
Ipotesi: a) la minaccia dello stereotipico provoca cali di prestazione; b) è legato a pensieri intrusivi; c) i pensieri intrusivi inibiscono la prestazione
Metodo: Trough Listening Technique [Cacioppo e Petty, 1981]
Esperimento: venivano selezionate 60 studentesse e creati due gruppi. Al primo gruppo veniva detto che gli studi dimostrano differenze nei punteggi ai test di matematica ottenuti da maschi e femmine, al secondo invece che non sussistono differenze legate al genere. Veniva poi consegnato un test con 7 esercizi di matematica molto difficili. Prima di iniziare, le partecipanti venivano informate della presenza di pagine bianche in cui appuntare i loro pensieri tra un esercizio e l'altro.
Risultati: le frasi scritte venivano categorizzate in base alla classe di affermazione (pensieri negativi legati alla matematica, pensieri di avversione legati alla matematica, pensieri di disagio, pensieri di fiducia in se stessi, pensieri neutri, frasi sul non saper cosa scrivere, temi inerenti al tirar ad indovinare, altro).
Le risposte fornite dalle studentesse stimolate dallo stereotipo risolvevano mediamente meno esercizi e riportavano un maggior numero di frasi negative legate alla matematica. Questi pensieri mediavano le risposte date al test.
Discussione: la tecnica rivela solamente la componente conscia dei pensieri ed è possibile che alcuni pensieri consci non vengano espressi per desiderabilità sociale.
Metodologia: ai partecipanti può venir chiesto prima, durante o dopo di riportare i pensieri che producono durante un compito. Il rischio di ricostruzione a posteriori deve essere tenuto in considerazione. La categorizzazione è ad arbitrio del ricercatore, ma Cacioppo e Petty [1981] hanno individuato le componenti dell'atteggiamento da considerare: valenza, origine (locus del pensiero), bersaglio. Successivamente gli autori hanno considerato rilevante l'ordine di scrittura dei pensieri da valutare in base al clustering e allo scale dimensionale. La latenza può essere rilevante.
Può essere anche il partecipante stesso ad organizzare la propria produzione – solo loro sanno il significato –, ma solo i giudici esterni possono valutare la correttezza della sistematizzazione in base al protocollo.
La tecnica permette di non essere a conoscenza dei contenuti rilevanti a priori, non suggerisce le risposte e non ci sono distorsioni dovute alla ricostruzione mnestica.
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