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domenica 21 dicembre 2014

Psicologia politica: conoscenze e atteggiamenti politici

PP non si occupa solo di candidati, ma anche di come le persone valutano e interpretano gli eventi politici. Come negli altri ambiti della vita è comune in Occidente cadere nell'errore fondamentale di attribuzione [Heider 1958]. Si è più propensi a considerare un soggetto responsabile degli eventi tramite i suoi tratti e comportamenti (causa interna e controllabile). Più generalmente è più probabile che quando si tratti di attribuire una responsabilità di un evento negativo negli altri prediligiamo spiegazioni disposizionali, mentre quando si tratta di noi stessi si cerca la causa all'esterno (effetto attore-osservatore). La stessa cosa che facciamo con il Sé (self-serving bias) per proteggere o accrescere l'autostima, vale anche per il gruppo di appartenenza qualora sia investito nella formazione della propria identità (group-serving bias).
Questi processi accadono in egual modo quando si tratta di dare spiegazioni sulla povertà, sull'economia e il voto. Quando si chiede alle persone quali siano i motivi della povertà [Feagin 1972] vengono espresse tre grandi famiglie di cause:
a) cause individuali: pigrizia, indeterminazione, ecc.
b) cause strutturali: mancanza di posti di lavoro, ecc.
c) cause accidentali: sfortuna.
Una spiegazione anziché un'altra è correlata dall'ideologia che la persona adotta per interpretare la realtà [Zucker e Weiner 1993]. Conservatorismo orienta a dare la responsbilità all'individuo nella sua condotta, mentre il progressismo orienta alle cause strutturali. Questo si riflette anche nelle preferenze di azione politica nel gestire il problema della povertà: i progressisti sono molto più propensi a individuare cause nella gestione del sistema per proteggere dalla povertà. Però è un tipo di risposta che varia con il carico cognitivo già presente al momento della domanda e dal tono dell'umore della persona [Skitka et al. 2002].
Altre ricerche sono state avanzate riguardo alle spiegazioni della disuguaglianza sociale e sofisticazione politica. Persone meno sofisticate politicamente si fermano alle cause prossimali, come le cause individuali; quelle più sofisticate sono più orientate verso le cause distali come l'impatto di fattori sociali o economici.

L'andamento dell'economia di un paese è nel momento del voto una delle variabili più importanti per prevedere la scelta di voto, tanto che si parla di voto economico. In momenti di crescita economica si è più inclini a dare fiducia al governo uscente, mentre al contrario in momenti di flessione di votare il partito concorrente [Lewis-Beck 2006]. L'elettore considera generalmente il governo la cause dell'andamento economico del proprio Paese e l'effetto del voto economico è con più prabibilità palese qualora il governo uscente sia collocato in un momento depressivo dell'economia.
Più precisamente è la percezione dell'andamento economico ad essere un importante predittore. Infatti analizzare l'andamento economico è un tipo di informazione che richiede una preparazione ad hoc e richiede tempo e risorse cognitive. Quindi è molto semplice che vengano adottate strategie semplicistiche ed euristiche per produrre un'impressione. Per capire il tipo di orientamento di responsabilità dei cittadini Mandel, Hilton e Castellani [2005] suggeriscono di porre domande controfattuali come "Oggi le condizioni economiche del nostro paese sarebbero migliori solo se...".
I soggetti presentati dalla risposta sono probabilmente quelli considerati responsabili dell'andamento negativo dell'economia. È possibile che vengano esposti degli eventi storici salienti per dare spiegazioni naif, ma anche un "Si" impersonale o istituzioni particolari come il governo, attori politici ed economici. Una scelta anziché l'altra è risultata essere correlata alla sofisticazione politica e all'ideologia. In Italia gli elettori di centrodestra durante un governo di centrodestra sono più propensi a presentare un evento saliente che sia fuori dal controllo del proprio partito. In modo identico persone con una scarsa sofisticazione politica hanno la stessa tendenza [Gomez e Wilson 2006].

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