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sabato 20 dicembre 2014

Psicologia sociale: categorizzazione sociale automatica e paradigma "Who Said What"

Autori: Arcuri (1982)
Ipotesi: mettiamo in atto una categorizzazione automatica basata su indici che denotano lo status professionale e socioeconomico
Metodo: Who Said What [Taylor, 1978]
Esperimento: Tre diversi condizioni sperimentali: "categorizzazione semplice", i membri del gruppo di discussione si differenziano solamente sulla base del genere e viene presentata come discussione tra studenti e studentesse; "categorizzazione sovrapposta", quattro studenti maschi e quattro docenti femmine; "categorizzazione incrociata", due studenti maschi e due maschi, due studentesse femmine e due docenti femmine.
Nella prima fase i soggetti osservano la discussione, nella seconda fase vengono riproposte una alla volta tutte le frasi in forma scritta; venivano presentate le fotografie degli otto membri di discussione e i partecipanti dovevano associare la frase alla foto. Ai partecipanti non veniva mai chiesto di prestare attenzione verso uno stimolo particolare.
Risulati: la variabile dipendente, gli errori di attribuzione, veniva suddivisa in erroe intracategoriale ed intercategoriale.
Nessuna condizione sperimentale ha prodotto significativamente più errori delle altre e generalmente il numero di errori intracategoriali erano superiori a quelli intercategoriali. Nel caso di categorizzazione sovrapposta e incrociata i partecipanti hanno commesso più errori nell'attribuire la frase intercategoricamente, ciò sta a significare che in questo caso il ruolo sociale è più saliente rispetto al genere.
Discussione: la categorizzazione dello status pare diminuire le differenze di genere a livello di cognizione categorica. Una critica potrebbe essere posta alla salienza controstereotipica della differenza di status femminile che è interessante in quanto tale.
Metodologia: WSW si divide in due fasi, Nella prima viene fatta ascoltare una registrazione dove i membri di due categorie (o più) si scambiano lo stesso numero di frasi. Ogni frase è accompagnata da una foto. Nella seconda fase viene chiesto ai partecipanti di attribuire l'affermazione ad una foto contrassegnata da un numero. Quando il partecipante non lo sa lo si invita a rispondere comunque.
Nella prima fase viene indicato il compito al partecipante e lo si invita a non fissarsi su niente in particolare e che poi verranno fatte domande sulla discussione. Nella seconda fase si spiega in cosa consiste il compito e che deve tirare ad indovinare.
Gli errori sono intracategoriali, ossia il partecipante riporta la frase ad un membro della stessa categoria, o intercategoriale, ad un membro dell'altra categoria. Una volta calcolati occorre una correzione per rimuovere l'effetto del caso, con n*[(n-1)/n], per quanto riguarda gli errori intercategoriali. È più probabile scegliere casualmente su un membro della categoria antagonista.
Klauer e Wegner hanno proposto una revisione del metodo tenendo conto del ricordo dell'affermazione, accuratezza del ricordo, categorizzazione spontanea, processi legati al caso. I ricercatori introducono nella seconda fase delle affermazioni non dette e si chiede al partecipante di dire se l'affermazione è stata proferita e se sì da chi. L'elaborazione dati è moltinomiale e il limite è nel numero di partecipanti richiesto per avere dei dati statisticamente significativi.

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