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sabato 20 dicembre 2014

Psicologia sociale: transfert di obiettivi e compito di decisione lessicale

Autore: Shah (2003)
Ipotesi: l'attivazione della figura paterna influenza l'andamento dei compiti richiedenti abilità analitica
Metodo: priming, compito di decisione lessicale
Esperimento: i partecipanti  venivano informati che avrebbero partecipato ad un test di ragionamento analitico con un test di anagrammi di cui si sarebbe misurata la velocità di risoluzione.
1) Con uno stratagemma veniva attivata la figura del padre e si misurava il grado di attivazione dell'obiettivo di svolgere il compito. Quindi i partecipanti dovevano riferire se la parola mostrata al computer fosse legale o meno alla pressione di "y" o "n". Durante le prime dodici prove veniva mascherata da x una prime visibile per 10ms. Un gruppo veniva attivato con parole semanticamente correlate al padre, un gruppo di controllo veniva esposto a parole senza senso.
2) Seguiva un test di 34 prove di decisione lessicale parola-non parola in cui veniva mantenuto il mascheramento, ma le parole stesse si riferivano agli anagrammi, al ragionamento analitico e altre parole neutre.
3) I partecipanti riferivano da una scala da 1 a 10 quanto si sentissero motivati alla prova di anagrammi.
4) Completavano la prova e il computer misurava il tempo e la risposta fornita.
5) Veniva chiesto se il loro padre ritenesse importante il ragionamento analitico e quanto si sentissero in relazione con il padre.
Risultati: i ricercatori hanno calcolato un indice di accessibilità dell'obiettivo mediante l'inverso della velocità di reazione alle parole rappresentati l'obiettivo di svolgere il compito di anagrammi. Valori più elavati indicavano più accessibilità del costrutto. È emerso che l'accessibilità all'obiettivo dipendeva dal valore che i partecipanti ritenevano il padre ponesse nell'obiettivo e dalla vicinanza dei partecipanti al padre. L'effetto della presenza psicologica del padre sull'accessibilità dell'obiettivo aumentava nel grado in cui i partecipanti si sentivano vicini al padre e il padre era percepito dare valore al loro perseguimento dell'obiettivo.
La qualità (risposte corrette) e la persistenza dell'impegno (tempo impiegato) era influenzato dalle variabili precedenti.
L'andamento cognitivo di questo esperimento è: la presenza psicologica del padre (A) attiva i contenuti dell'obiettivo (C), i contenuti dell'obiettivo permettono (C) di avere una buona prestazione al compito (B). [p. 90]
Discussione: la presenza cognitiva di una persona nella mente dei partecipanti, in maniera incontrollata e inconsapevole era in grado di attivare alcuni contenuti mentali, mostrando che proprio questo mediava l'influenza della manipolazione sul comportamento effettivo.
La teoria sociocognitiva di Higgins [1987] prevede il Sé strutturato come Sé effettivo (ciò che riteniamo di essere), Sé ideale (ciò che vorremmo essere), Sé imperativo (ciò che dovremmo essere). Esistono altre tre strutture che si riferiscono a come pensiamo di essere visti dagli altri, pensiamo che gli altri ci vogliano, pensiamo che gli altri vogliono che siamo (Sé effettivo, ideale, imperativo secondo la prospettiva esterna).  La discrepanza tra queste strutture produce anche motivazione.
Le persone significative riescono a controllare il nostro comportamento anche in loro assenza.
Metodologia: il compito di decisione lessicale permette di indagare sulla disponibilità di termini linguistici e dei concetti ad essi associati nella rappresentazione cognitiva del rispondente. In questo modo è possibile valutare se due gruppi di persone si differenzino nei termini di accessibilità di specifici costrutti o se specifiche situazioni influenzino un determinato contenuto mentale.
Il partecipante si trova davanti ad un monitor e deve premere un tasto se la parola che appare dopo il simbolo di fissazione (x o +) è una parola di senso compiuto, un altro tasto se non lo è.
Viene misurata la latenza tra l'esposizione e la risposta. Questa procedura può essere utilizzata per misurare l'accessibilità cronica di costrutti.
Quando occorre decidere quali parole mostrare al gruppo di controllo è opportuno scegliere parole che siano simili per lunghezza e frequenza d'uso.

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