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domenica 14 dicembre 2014

Psicologia sociale: gli stereotipi

Uno stereotipo è una rappresentazione cognitiva di un gruppo sociale connotata da credenze e stati affettivi e comporta il pregiudizio su tutti membri del gruppo.

La soppressione degli stereotipi

Eliminare le risposte stereotipiche richiede un'elaborazione cognitiva attiva.
Wegner (1994) (modello di Wegner) ha rilevato due fasi cognitive coinvolte. La prima, processo di monitoraggio, è inconsapevole e rileva le conoscenze accessibili che si riferiscono allo stereotipo. La seconda fase, processo operativo, richiede intenzionalità e sostituisce i contenuti non desiderati.
Se il processo operativo viene interrotto i contenuti stereotipici altamente accessibili prendono il sopravvento ottenendo così la reazione opposta: l'uso eccessivo di stereotipi (effetto rimbalzo).

 Wegner (1994) i partecipanti dovevano trattare alcune tematiche sensibili a stereotipi sessisti. I partecipanti contemporaneamente coinvolti in una seconda attività le risposte presentavano molto più contenuto stereotipato.

 McRae (1994) i partecipanti sono divisi in due condizioni in cui in una era richiesto di non utilizzare stereotipi. Viene mostrata una foto di uno skinhead. Successivamente non viene richiesto più niente e mostrata una seconda foto di uno skinhead e i partecipanti che avevano soppresso gli stereotipi utilizzavano molti più contenuti stereotipici.

L'ipotesi del contatto

Allport, 1954 propone una teoria chiamata ipotesi del contatto che prevede che il contatto diretto con membri di gruppi stereotipati può ridurre il pregiudizio e la discriminazione. Purtroppo non è sufficiente in quanto gli individui reagiscono con tre tipi di strategie per mantenere lo stereotipo.
La prima è una spiegazione situazionale delle informazioni incoerenti che assimilano l'iformazione incoerente a circostanze particolari. L'idea che un'unica esperienza incoerente possa creare un processo di conversione (Rothbart, 1981) è falsa.
La seconda soluzione è che quando si incorre spesso a informazioni che svalutano lo stereotipo si ricorre a creare dei sottotipi, cioè delle categorie sociali ristrette che includono i membri particolari.
La terza ricorre all'effetto contrasto che permette di giudicare il membro sociale incoerente sullo sfondo dello stereotipo come eccezione alla regola.

L'antidoto alle spiegazioni situazionali prevede che il comportamento incoerente venga ripetuto, lo scotto da pagare è che se una volta i membri stereotipati incorrono a un comportamento stereotipato confermi lo stereotipo.
L'incoerenza diffusa, cioè quando troppi membri stereotipati presentano comportamenti inusuali e incoerenti, riducono la possibilità di creare sottotipi.
Per minare l'effetto contrasto occorre che l'incoerenza non sia l'eccezione, ma la regola.

I rapporti personali rendono efficace il contatto

Quando il comportamento incoerente viene ripetuto in maniera diffusa e diventa tipico è molto probabile che lo stereotipo cambi. Il contatto informale quotidiano riduce il pregiudizio, infatti studi in laboratorio e sul campo dimostrano che amicizie con membri di gruppi stereotipati riducano lo stereotipo in generale, specie se un singolo individuo abbia la conferma che altri membri del suo gruppo abbiano fatto altrettanto.

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