Gli antropologi distinguono due sistemi di discendenza principali. Nel sistema cognatico, dominante nei paesi occidentali, il gruppo di parentela (parentado) è formato dai discendenti di una persona sia nella linea maschile che femminile. Nel sistema unilineare la parentela è la linea di discendenza solo maschile o solo femminile di un antenato. Si parla di clan quando l’antenato è un mito, mentre di lignaggio quando è genalogicamente dimostrabile. Quando per un gruppo di discendenza l’anello di congiunzione è maschile si dice patrilineare e le relazioni sono dette agnatiche. La discendenza femminile è detta matrilineare e le relazioni sono uterine. Oltre alla differenza appena sottolineata del sistema cognatico con il sistema unilineare, nel secondo il clan è un entità collettiva ove i membri si scambiano favori e garantisce privilegi e status sociale. Il parentado invece è una rete di relazioni e il membri non condividono decisioni e beni. Sebbene il parentado svolga un ruolo sociale minore le ricerche sociologiche degli ultimi decenni rilevano che, invece, sia molto importante quando un individuo compie delle scelte personali.
Gli antropologi hanno introdotto anche concetti hanno introdotta anche una ulteriore distinzione in esogamia ed endogamia. Sono due tipi di norme sociali che prescrivono o vietano di contrarre relazioni familiari con membri dello stesso gruppo. I rapporti tra madre e figlio e padre e figlia sono detti incesto e sono proibiti da tutte le società esistite. Tra consanguinei stretti, ad esempio fratello e sorella, le società si sono diversificate. Ad esempio nell’antico Egitto era incoraggiato contrarre matrimonio tra fratello e sorella.
Le norme sociali, oltre a chi si debba sposare, prescrivano quanti coniugi si possono avere. Nella monogamia è permesso un solo coniuge, nella poligamia invece più di uno. Poliandria è riferita alla donna, poliginia invece per l’uomo. Poche però sono le società dove è permessa la poliandria. In compenso la poliginia, al di fuori dell’occidente, ha conosciuto fortuna. Le cause più pratiche sono dovute al fatto che per un uomo, in alcune società, avere più mogli significa avere più figli e più diritti di proprietà di terreni. La domanda spontanea è come può un uomo avere più mogli? Le condizioni necessarie sono due di ordine demografico: l’età del matrimonio e la possibilità delle seconde nozze. L’età della moglie deve essere di molto minore di quella del marito e a causa di questa differenza la moglie vedova dovrebbe potersi sposare ancora. A livello demografico ogni generazioni si hanno tutte le donne sposate e metà degli uomini non lo sono. In alcune zone vale la regola del levirato, ovvero il fratello del defunto marito diventa il marito della vedova.
Per quanto riguarda la classificazione della famiglia monogamica, Le Play ha individuato tre categorie ideali. Nella famiglia patriarcale i figli convivono nella casa del padre e quest’ultimo è il capofamiglia. Nella famiglia instabile il nucleo famigliare si divide a seconda delle decisioni dei figli. Nella famiglia ceppo un figlio maschio scelto dal padre porta a casa la moglie e gli altri figli prendono la loro strada. Gli antropologi e i sociologi parlano di regola di residenza matrilocale quando il marito va ad abitare con i genitori della moglie, patrilocale quando la moglie si trasferisce nella casa dei genitori del marito. È bilocale quando i nuovi sposi possono scegliere di andare ad abitare a casa dei genitori dell’uno o dell’altra, avuncolocale quando si trasferiscono nella casa dello zio materno del marito. Infine neolocale se dopo il matrimonio abitano in una nuova casa. Laslett ha elaborato una classificazione tuttora molto utilizzata. Una famiglia nucleare è quella composta da una coppia di coniugi e dai figli eventuali. Se è incompleta allora si dice monoparentale. Nella famiglia senza struttura convivono individui senza essere coniugi. La famiglia del solitario è composta da un unico individuo. La famiglia estesa è composta di una unità coniugale e più parenti conviventi; se verticale è presente un genitore, se orizzontale un fratello. Le famiglie multiple sono quelle con più unità coniugali; se verticale vi è la coppia genitoriale, se orizzontale fratelli coniugati. Le famiglie complesse sono le ultime due tipologie, per brevità.
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