1. Premessa
L'arte è pensabile come un processo cognitivo e conoscitivo che può far emergere alcune dimensioni del sociale e una modalitò di pratiche sociali che in un contesto totalmente organizzato non trovano più visibilità e rappresentazione. L'arte diviene il luogo di rappresentazione della vitalità creativa di una società che va oltre ogni organizzazione burocratica e amministrativa.
Quindi arte come un "fatto sociale" che ci permette di avere una "coscienza storica", allontanandoci da quel torpore che caratterizza la quotidianità. Solo per questa sua caratteristica, quella di destare la mente intorpidita dalla ripetizione del banale consegnandola allo stupore del tempo, è una risorsa offerta alla psicologia.
L'arte ha una forte carica espressiva e comunicativa. L'espressione risiede nelle qualità percettive del pattern stimolante insito nella struttura. Le qualità dinamiche di forme, colori ed eventi costituiscono un aspetto inseparabile di tutta l'esperienza visiva, queste qualità sono mezzi di comunicazione che trasmettono espressione piuttosto che esattezza e completezza. Il simbolo artistico non possiede, a differenza della lingua, simboli composti di regole che ne spieghino la combinazione, mancando di referenza si presenta con un continuum problematico.
2. L'artista e il pubblico
L'artista comunica al pubblico mediante l'opera d'arte. È direttore di un'orchestra a sua insaputa di atti creativi, in apparenza singolari, che si esprimono in tutta la struttura della società. Nell'era contemporanea si delinea un pubblico che abitualmente elabora schemi appresi dai media per fruire gli eventi culturali e, al momento di elaborare il valore di un eventi, preferisce recitare un ruolo aperto alla "diplomazia sociale" che segue le opinioni, favorevoli alla circostanza piuttosto che interagire in modo problematico con essa.
3. I mass media rafforzano o impoveriscono l'arte?
I mass media potrebbero essere potenziali alleati dell'arte, ma usano questa soprattutto per scopi commerciali. I media contribuiscono a rinnovare l'interesse per rinnovare le vendite, escludono il decorativo, non producono né oggetti né immagini stabili nel tempo – gli artisti degli anni '50 intuirono già di dover rivoluzionare il sistema linguistico dell'arte. I media guidano, orientano ad un unico significato, e fanno esistere un fuori che poi è il mondo della massa.
4. L'arte e i giovani
I giovani si trovano ad usare l'arte in modi trasgressivi: sui muri privati e pubblici, sul proprio corpo con pearcing, tatuaggi, ecc.). Nonostante la trasgressione, non esiste nulla di più omologato e indifferenziato che un giovane. Ai giovani molto frequentemente manca una conoscenza dell'arte del passato e dei motivi che hanno guidato l'arte.
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