Cerca nel blog

giovedì 29 gennaio 2015

Filosofia della scienza: la nascita della pragmatica della spiegazione

La critica di Scriven e il secondo Wittgenstein: la nascita della pragmatica
Scriven nel 1958 critica il modello D-N in un articolo dove mostra come tutte le premesse e gli assunti del modello siano deboli e contestabili. In genere si registrano tre atteggiamenti rispetto al modello D-N: a) positivi: tesi a perfezionare le carenze tecniche; b) costruttivi: condividono la linea del modello D-N e cercano di perfezionare l'opinione ricevuta; c) profende obiezioni, specie rivolte all'empirismo logico. Scriven appartiene a questa terza corrente.
Nel frattempo
Nagel (1961) pubblica il monumentale "The structure of science" dove mostra i modelli esplicativi di diverse discipline scientifiche e l'anno dopo Hempel pubblica l'articolo che inizia lo studio delle spiegazioni probabilistiche. Gli atenei anglofoni aprono dipartimenti di filosofia della scienza.
Se l'empirismo logico inizia con il
Tracatus di Wittengstein, la seconda importante indagine nel campo della filosofia della spiegazione nasce con le Ricerche filosofiche del 1963. Le tesi contenute nel volume influenzano Oxford e Cambridge e si instaura un conflitto tra filosofi del linguaggio formale o artificiale (filosofia analitica ed empirismo logico) e filosofi del linguaggio ordinario. Stante la nuova linea presa Wittgenstein non è più sufficiente la a) sintassi – relazione tra simboli; b) semantica – relazioni tra simboli e oggetti (designazione, significato, verità); è necessaria anche c) pragmatica – uso dei simboli da parte degli agenti della comunicazione (contesto, scopo, presupposizioni). L'empirismo logico si rifà agli studi di (a) e (b), così nasce la pragmatica della spiegazione e si assumono obiezioni di natura linguistica all'opinione ricevuta.
Hempel ritiene corretta l'impostazione pragmatista, ma sostiene che una spiegazione parziale in cui sono ammesse le ovvietà, se estesa, conterrebbe almeno una legge di copertura. Scriven sostiene che le spiegazioni ideografiche composte solo di fatti particolari (condizioni C) all'explanans sono soddisfacenti e la legge non spiega ma giustifica la spiegazione.

L'approccio linguistico di Bromberger
Bromberger pubblica nel 1962 "An approach to explanation" e propone un'analisi linguistica della spiegazione. La forma linguistica da lui individuata è "AS e BW" dove a A e B sono persone, S per forma temporale di 'spiegare' e W per domanda indiretta.
Stante la classificazione di Vendler 'spiegare' appartiene alle forme che esprimono compimento – le altre sono attività, stato e raggiungimento.
"A ha spiegato a B perché avremmo potuto evitare la seconda guerra mondiale", quando dobbiamo enunciare lo 'spiegare' questo appare sempre in una forma compiuta nel passato. W (come, quando, dove, quanto, chi, perché) predispone la risposta (effetto "filtro"), ma per avere una spiegazione deve darsi:
i)
predicamento-p: S è in predicamento-p rispetto alla domanda Q se Q ammette una risposta esatta, ma A non riesce a pensare ad obiezioni decisive che possano confutare la risposta.
ii)
predicamento-b: S è in predicamento-b rispetto a Q se la domanda ammette una risposta esatta, ma va oltre a quello che B può concepire e S è incomponibile.
Dopo aver generato uno schema pragmatico della spiegazione lo schema diventa "AS e BX" dove X sta per entità linguistica diversa dalla domanda. Bromberger assume che b) il tutore è una persona razionale che conosce la risposta; d) il tutotre esprime fatti propedeutici al capire la spiegazione da parte del pupillo; e) il tutore rimuove dal predicamento il pupillo.
Secondo Salmon l'approccio di Bromberger può essere pre-hempeliano. Nel 1966 Bromberger si chiede esplicitamente che cos'è una risposta ad una domanda-perché che richiede una spiegazione. Bromberger rifiuta la necessità di leggi di copertura e illustra come la risposta può annullare la domanda (vedere anche Van Fraassen) e analizza le leggi generali e le loro eccezioni.
1) legge generale – legisimile;
2) legge generale abnormica – congiunzione di leggi abnormiche speciali;
3) legge abnormica speciale – legisimile con clausola iniziale "a meno che";
4) predicamento antinomico di una legge abnormica;
5) predicamento antinomico di una legge abnormica speciale;
6) completamento di una regola generale da parte di una legge abnormica.
Per Bromberger la spiegazione è una richiesta di generalizzazione di una eccezione.

Controesempi a D-N

In primo luogo rifiutare che le condizioni antecedenti nell'explanans siano antecedenti solo logicamente e non temporalmente è visto con sospetto da molti filosofi che vorrebbero questo requisito.
L'esempio è quello dell'eclisse, per cui date le leggi di Newton L, la posizione di Terra, Sole e Luna C queste possono essere precedenti o successive temporalmente all'eclisse. Salmon ritiene che una spiegazione di questo tipo è insoddisfacente, ma Hempel nega nuovamente la necessità di vincoli cronologici.
Ci si aspetta che la spiegazione riveli la causa di E, ma Hempel sostiene che D-N permette spiegazioni causali, ma non tutte le spiegazioni lo sono (indeterminismo).
Gli esempi sono quello della bandiera, per la quale la lunghezza dell'ombra non spiega la lunghezza dell'asta ma semmai ci aspettiamo che sia il contrario con un nesso causale; l'esempio del barometro, per cui ci si aspetta che l'abbassamento delle lancette del barometro causino/spieghino il temporale, ma il cambiamento atmosferico spiega entrambi i fenomeni; l'esempio della luna e delle maree, per i marinai che non conoscevano le leggi di Newton era evidente che la posizione della luna influisce sull'altezza delle maree, ma non potevano spiegarlo prima di aver compreso il legame causale.
Il terzo punto contestato è quello della simmetria tra spiegazione e previsione. Poiché D-N fa uso di leggi, il criterio con cui si deduce l'evento è l'aspettabilità nomica. Non imponendo vincoli temporali D-N permette di predire e retrodire e spiegare anche se C e E sono simultanei. Hempel è stato molto chiaro rispetto alla sua posizione: i) ogni spiegazione D-N è una previsione ed ii) ogni previsione non statistica è una spiegazione. Secondo Salmon questa tesi può essere intesa in modo ristretto (valevole solo per D-N) ed ampio (per D-N e I-S). Scriven (1959) attacca la tesi (i) con l'argomento della biologia evoluzionistica ma vale solo per la tesi ampia che include la spiegazione statistico-induttiva.
L'esempio è quello della sifilide e paresi: la paresi è una fase terziaria della sifilide se la primaria e la secondaria non sono trattate. Solo il 25% dei sifilitici va incontro alla paresi. Si deve prevedere la paresi?
Sono inoltre note nella scienza previsioni accettate senza legge di copertura ma solo condizioni antecedenti.
Il problema attaccato in D-N è l'essere carente nelle condizioni della rilevanza esplicativa. L'esempio è quello del sale stregato, per cui viene messo del sale in acqua e recitata una formula magica, il sale si scioglie; l'esempio della pillola anticoncezionale: John prende la pillola della moglie e non rimane gravido dopo un rapporto sessuale.

Nessun commento:

Posta un commento