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giovedì 29 gennaio 2015

Filosofia della scienza: ricognizione sulla spiegazione nelle scienze umane

La spiegazione in storia
Hempel (1942) in "The function of general laws in history" si chiede se la storiografia ha veramente bisogno di leggi generali. La storia è perciò una scienza? Con "storia" Hempel intende anche parte delle conoscenze di cosmologia, geologia, biologia evoluzionistica ed archeologia.
Da questi spunti nacque negli anni Cinquanto la Nuova Archeologia (Binford) su stimolo di L. White che aspira ad una archeologia scientifica.

Teleologia e spiegazione funzionale
Le scienze biologiche e del comportamento fanno uso di fini e di scopi. Questo non ha più cittadinanza nella scienza per come pensato dal positivismo logico. Braithwaite (1953) non ritiene problematiche le spiegazioni teleologiche di azioni consce, ma è sempre possibile riferirsi comunque a cause antecedenti il comportamento o processo. Nella letteratura sulle azioni dirette ad un fine emergono le proprietà che le contraddistinguono: plasticità – più mezzi per lo stesso fine – e varianza – più condizioni iniziali per lo stesso fine.
Gli scienziati che usano elementi teleologici hanno due oggetti e modelli diversi:
1) azioni dirette ad uno scopo (es. Comportamento della torpedine);
2) azioni regolate e auto-regolate (es. Caldaia con termostato).
Braithwaite sostiene che le spiegazioni teleologiche sono abbreviazioni di spiegazioni più articolate che si riferiscono a nessi causali strictu sensuNagel sostiene che ogni spiegazione teleologica può essere trasformata in una non-teleologica, ma perderebbe un quid.
Hempel (1959) in "The logic of functional analysis" sottintende che il ricorso a funzioni non sottende ad una spiegazione. Sostiene che si può sostituire "funzione" con "effetto", ma non tutti gli effetti sono funzioni. Ad esempio il cuore cge batte ha la funzione/effetto di pompare il sangue ma ha anche l'effetto di fare un suono), le funzioni sono circoscritte perciò ad un sistema.
Il modello che Hempel ha in mente è il (2), autoregolazione, che prevede un sistema S, un elemento I, condizioni interne Ci ed esterne Ce, in generale C, dove il tratto I soddisfa un requisito di S.
Sorge però il problema degli equivalenti funzionali per cui un dato I è sufficiente allo stato normale N del sistema S, ma non è necessario in quanto un I diverso potrebbe avere lo stesso effetto.
Per Hempel le spiegazioni funzionali vanno in senso opposto alle spiegazioni scientifiche, ma Nagel (1961) mostra come il problema degli equivalenti funzionali può essere superato in biologia facendo tornare la spiegazione funzionale nella opinione ricevuta. Infatti l'organismo S in un ambiente A non è disponibile altro che I nelle circostanze C. Salmon sostiene che non dimostrato ancora come risolvere in generale il problema.

Il modello narrativo o genetico e la spiegazione eziologica
Salmon suggerisce che nelle discipline storiche, dove si sostiene che esiste un modello narrativo o genetico della spiegazione che consiste nel descrivere la storia antecedente ad E, non si tratti in realtà di una spiegazione perché non fa riferimento a cause. Per la storia umana e la biologia occorre fare ricorso alla spiegazione eziologica che incorpora sua la narrativo-genetica che funzionale. Importante in questo contesto è l'articolo di Wright.

1Forma normale congiuntiva in logica si riferisce ad una formula equivalente a quella data che sia una congiunzione laddove i congiunti sono disgiunzioni di variabili enunciative o delle loro negazioni.

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